L'angolo che scotta: Il disegnatore di riferimento è NECESSARIO

Il cammino dell'eroe

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  1. foolys
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    Prima di leggere un qualsiasi articolo di questa sezione invito a leggere l'Introduzione apposita (in pratica le precauzioni per l'uso) QUI.



    Bentornati in questa visitatissima e polemica rubrica :)

    Un argomento che torna spesso a galla quando mi rapporto alle mie classi, o quando mi si chiede "come iniziare", è la difficoltà di accettare un VERO cammino formativo nel mondo del disegno, che comporta dunque alcuni passaggi che possono sembrare noiosi, ma che sono assolutamente indispensabili.

    Sapete, è come quando suoni il pianoforte da autodidatta, e sei bravissimo, e poi, coi tuoi limiti, pur essendo bravo, non sai leggere la musica, e allora devi iniziare a studiare da zero, e ti fanno fare le scale armoniche, e tu pensi "diamine, ma io so suonare Chopin, che cacchio mi fanno fare le scale?".

    Ecco.

    Fare fumetti è un'attività che, psicologicamente, sembra molto facile: il motivo è che tutti, nessuno escluso, disegniamo fin da quando siamo bambini, e perciò è difficile accettare l'idea di ricominciare da zero, demolendo quelle fondamenta che abbiamo costruito in tanti anni.

    L'idea perciò di prendere un disegnatore di riferimento, e di "seguirlo", quasi "copiarlo", fa storcere il naso a moltissimi.

    Ora vi spiegherò il perchè è necessario passare da questa fase.

    Anzitutto, da che mondo è mondo, OGNI dannato artista ha studiato gli autori prima di lui. Vogliamo che il fumetto abbia dignità? Accettate il fatto che DOVETE conoscere la roba che è stata fatta in questi (pochi) anni. Pochi? SI! Diamine, la pittura è leggermente più antica del fumetto, quindi perchè uno stronzo di pittore dovrebbe avere una cultura che va dalle pitture vascolari greche all'arte contemporanea, e un aspirante fumettista non deve avere la minima idea di chi sia, ad esempio, Will Eisner, Moebius, Winsor McCay o Uderzo (senza chiamarlo "il disegnatore di Asterix", vorrei ben vedere se chiamassimo Giotto "quello che disegnava le pecore", o Picasso "quello delle teste quadrate").

    Dato che - talenti estremi esclusi - non è possibile avere coscienza di TUTTO quello che dovete disegnare in un fumetto (e per tutto intendo sedie, mobili, uomini, donne, bambini, vecchi, magri, grassi, alti, bassi, animali, cani, gatti, cavalli, coccodrilli, polo sud, alaska, cina, vasi, lampadari, tappeti persiani, pub, scene di notte, mare, onde, pesci e potrei andare all'infinito...), ovvero, non è possibile avere "uno stile che sappia fare davvero tutto e ALLO STESSO MODO", perchè quello che credete sia il vostro stile avrà SEMPRE qualche lacuna, e appena arriverete a quella lacuna (ovvero quasi in ogni tavola, se volete fare fumetti) vi verrà DIVERSA, e perciò NON COERENTE, ovvero vi verrà fuori una tavola NON PROFESSIONALE.

    La soluzione è quindi prendere un disegnatore come riferimento, un disegnatore che può essere simile al vostro gusto ma anche diametralmente opposto (e, didatticamente, potrebbe anche avere più senso, perchè riuscirebbe ad abbattere TUTTE le vostre convinzioni), in questo modo, mettendovelo davanti, disegnando NEL SUO STILE, non copiandolo ma CAPENDOLO, a quel punto appena avrete da disegnare una sedia vedrete come la disegna lui (come LA SINTETIZZA), appena avrete da disegnare una vecchia vedrete come la disegna lui, appena avrete da disegnare un bambino vedrete come lo disegna lui, e via dicendo, in questo modo acquisirete il concetto di COERENZA, che è la chiave della PROFESSIONALITA'.

    Poi, DOPO che avrete disegnato per UN SACCO DI TEMPO seguendo la vostra guida, il vostro santo, il vostro DIO, vi accorgerete che vi distaccherete, senza volerlo, da lui.

    Fare fumetti è come la matematica, imparando una formula a memoria non diventi uno scienziato, ma SE LA CAPISCI a quel punto ti fai UNA FORMULA TUA che porta alla stessa soluzione.

    Ecco. Le formule sono quelle che voi chiamate STILI.

    Il vostro stile non nasce dal nulla, nasce dopo ANNI di studio. Il vostro disegnatore di riferimento non si abbandona in un mese, neanche in sei mesi. Mettetevelo bene in testa.

    E mettetevi bene in testa che non "intacca la vostra creatività" o "il vostro istinto".

    Se DAVVERO avete quella creatività vi assicuro che non la perderete, la metterete da parte per fare un sano allenamento, e dopo un po' potrete ritirarla fuori nella bellezza del Dolby Sorround 5.1, mentre prima eravate semplicemente una graziosa coppia di casse stereo.

    E non fatemi tirare fuori gli esempi con gli artisti che inizialmente COPIAVANO altri artisti.

    Questo è il mondo, se si vuol lavorare.

    Chiudo con una bella frase di Robert Crumb presa da un topi che avevo aperto tempo fa, leggetelo bene, e ricordate che quelle parole sono dette da uno degli artisti più SOVVERSIVI del mondo del fumetto. E se non sapete chi è, beh, lavoro in più per me :) (però siete sempre in tempo per recuperare, siete SEMPRE in tempo per recuperare, RICORDATEVELO!!!)

    "Raccontare una storia è una cosa pazzesca. Non vuol dire soltanto disegnare un affare sul muro. Si tratta di un medium con imperativi e bisogni particolari. Tra di noi, parliamo molto dei grandi del passato che ci hanno ispirato, degli illustratori che ammiriamo. Tutto gira intorno al disegno e alla tradizione dell’illustrazione. All’interno del mondo del fumetto, nessuno arrossirebbe all’idea di essere stato influenzato da qualcuno. C’è questa fierezza di appartenere a una tradizione. È l’idea stessa di tradizione che è forte tra di noi. E la trovo sana. Nessun bisogno di distruggere checchessia. Non ci vergogniamo di prendere in prestito una tecnica o un arnese già usati da un altro artista; ognuno di noi ha gli stessi problemi da risolvere: disegnare una figura, mettere le ombre, tratteggiare, usare un pennello, usare un pennino. È la ricchezza della nostra tradizione." (R. Crumb)


    Edited by foolys - 16/2/2009, 13:15
     
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  2. Alice_Sacco
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    Personalmente penso che i talenti estremi non ne siano esclusi. impareranno più velocemente, ma non possono fare una cosa che non conoscono (ora c'entra poco, ma ho letto di uno che parlava di un cantante, ancora grezzo per il momento, in cui è stato riconosciuto il talento. però come ho detto è grezzo, ed al momento sbaglia)

    il problema è soprattutto quando hai una mente non matura, quando sei un ragazzino frettoloso (di solito succede al liceo) che vuole buttar fuori subito le sue idee senza conoscere il tutto nel dettaglio, ci siam passati in mezzo tutti all'idea di perdere creatività e/o personalizzazione col fare gli esercizi. si ha paura di perdere i propri personaggi, ma quelli non se ne vanno.

    Ora, piccole curiosità:
    Faccio danni, se per caso una volta ogni tanto mi viene da disegnare qualcosa, anche solo un immagine semplicemente perchè ce l'ho in testa e sento il bisogno forte di disegnarla?

    oppure sbaglio, se per caso voglio abozzare qualcosa (per iscritto) relativo alle mie storie o ai miei personaggi?
     
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  3. vandam
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    non so chi scegliere come disegnatore di riferimento °-°
     
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  4. foolys
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    ed eccoci.
    vandam, quello che intendo, è che la stessa scelta del disegnatore mica è la scelta della tua vita!
    ti serve e basta, può essere CHIUNQUE, basta che sia utile. non fatevi paranoie su chi scegliere, ma sceglietene uno utile.

    x alice: danni non ne fai, ma, mentalmente, e psicologicamente, credo sia meglio dedicarsi a quel percorso con fiducia e sacrificio, senza distrazioni.
    io ho fatto così, non ero un talento, non sono una cima, ma sono in grado di disegnare decentemente in tanti stili, proprio perchè sono andato a "fondo" nella mia ricerca didattica, che poi ti porta a poter fare quel che vuoi. poi però.
     
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  5. Faureiana
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    e aggiungerei... "utile" NON è uguale a "mi piace".
     
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  6. bats
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    qualche esempio di disegnatore "utile"?
     
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  7. Faureiana
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    non ce n'è uno, Bats... dipende da te.
    quello che userei io magari non lo useresti te... che ti posso dire...

    ... quanti ne conosci?
     
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  8. inuyasha80
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    Io rispetto a molti qui sono un dilettante, visto che disegno solo da due anni e mezzo, ma volevo dire la mia, umilmente... (poi potrei anche sbagliare ._.)

    Per me il disegnatore di riferimento è quello che riesco a capire meglio come disegna o come fa le tavole ( e quindi l'osservazione dei suoi disegni mi porta ad un effettivo miglioramento), il cui stile mi piace e che lo sento coerente con il mio modo di immaginare le storie e i miei personaggi.
    Onestamente ne ho più di uno anche se mi piace dedicarmi a volte a qualcuno della mia rosa in particolare.
    Io ho cominciato a desiderare a disegnare leggendo i manga quindi è ovvio che i miei autori di riferimento sono per lo più giapponesi: Ken Akamatsu, Kei Kusunoki, Rei Hiroe e Kentaro Yabuki in primis.
    Personalmente mi sono stati sempre utili, anche se non credo siano utilizzabili da molti ^^'
     
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  9. DiabolikSke
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    l' altro giorno sfogliavo tutti i miei fumetti Marvel (sono pochi non c'è voluto molto :P) e notavo che alcuni disegnatori non mi piacevano proprio, mi sembrava addirittura facessero degli erroracci, tra tutti, quelli che ammiro davvero sono John Romita Sr (Jr è bravissimo ma non mi piacerebbe saper disegnare col suo stile) e Sal Buscema, poi beh ci sono alcuni disegnatori di Diabolik che mi piacciono molto ma non sò i nomi (mi scuso per l'ignoranza XD) dovrei sfogliare i miei Diabolik ma quelli sono un pò di più..
    cmq Romita oltre che piacermi può essere utile? oppure meglio un autore di Diabolik (di cui cercherò il nome appena posso)?
     
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  10. Kira85
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    CITAZIONE
    Anzitutto, da che mondo è mondo, OGNI dannato artista ha studiato gli autori prima di lui. Vogliamo che il fumetto abbia dignità? Accettate il fatto che DOVETE conoscere la roba che è stata fatta in questi (pochi) anni. Pochi? SI! Diamine, la pittura è leggermente più antica del fumetto, quindi perchè uno stronzo di pittore dovrebbe avere una cultura che va dalle pitture vascolari greche all'arte contemporanea, e un aspirante fumettista non deve avere la minima idea di chi sia, ad esempio, Will Eisner, Moebius, Winsor McCay o Uderzo (senza chiamarlo "il disegnatore di Asterix", vorrei ben vedere se chiamassimo Giotto "quello che disegnava le pecore", o Picasso "quello delle teste quadrate").

    :gh: grande!
    CITAZIONE
    La soluzione è quindi prendere un disegnatore come riferimento, un disegnatore che può essere simile al vostro gusto ma anche diametralmente opposto (e, didatticamente, potrebbe anche avere più senso, perchè riuscirebbe ad abbattere TUTTE le vostre convinzioni)

    Questa è una cosa che ammetto non avrei mai pensato da sola! :ph34r:

    Immagino che il disegnatore "utile" sia quantomeno uno del "genere".... insomma se per esempio qualcuno è abituato a inventare fumetti stile sailor moon non credo proprio che userà a modello un disegnatore marvel! *_*; A meno che, ovviamente non voglia dirigersi verso nuovi generi e imparare a disegnare anche fumetti superoistici. :shifty:
    Pensavo giusto ieri al fatto che attualmente non ho un disegnatore di riferimento e riflettevo su qualcuno da sfruttare in quel senso. Devo dire che questo post mi ha levato altri dubbi, infatti ero orientata sul pensiero "devo trovare un disegnatore da prendere come modello: ma allora dovrà avere uno stile vicino al mio!". Invece dopo avere letto questo mi sento sollevata perché il ventaglio di possibilità tra cui scegliere il o i modelli si amplia. :fame:
     
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  11. Faureiana
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    per come la vedo io la questione è comunque subordinata al disegno in se.

    ovvero alla struttura e ai vari studi che prescindono da una scelta stilistica. (senza andare a scegliere le eccezioni più estreme).
    quindi... affiancato a questo c'è lo studio degli autori...

    quando poi si vuole dare un'impronta al fumetto questa scelta del "tutor" è determinata da tanti fattori...se hai problemi nell'anatomia è inutile che ti prendi cin city anche se il tuo obiettivo è poi quello... perchè miller prima di cin city ha fatto ben altro (come daredevil, per esempio...)

    quando si prende ad "esempio" un professionista è utile andare a vedere che percorso ha fatto per arrivare a quel punto, non sempre una cosa è ed è sempre stata uguale ma anche i "grandi" (e sottolineo le virgolette) hanno avuto il loro percorso ed è bene studiare TUTTO il percordo per capire magari come sono arrivati a determinate soluzioni.

    Kira... perchè prendere autori che lavorano su marvel per fare del fumetto giapponese? ma io ti dico: perchè no?! prendi street fighter...sono praticamente dei supereroi. Prendi Inoue con il suo slam dunk...

    ...toglietevi dalla testa che il fumetto giapponese sia traducibile in corpi adolescenziali e occhioni dolci. :D

     
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  12. okinuchan
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    La mia domanda è:... uno solo? O si possono avere più disegnatori di riferimento? Si rischia di fare confusione?

    Ad esempio... magari di uno amo come risolve i personaggi, un altro le inquadrature, un altro i paesaggi... come scegliere? E soprattutto, DEVO scegliere o va bene così? :)
     
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  13. foolys
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    esatto. e un disegnatore di riferimento deve essere il vostri LIBRO DI TESTO, e in quanto tale, che vi piaccia o no, DEVE essere il meno distorto possibile.
     
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  14. kettyformaggio
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    CITAZIONE (DiabolikSke @ 16/2/2009, 18:23)
    l' altro giorno sfogliavo tutti i miei fumetti Marvel (sono pochi non c'è voluto molto :P) e notavo che alcuni disegnatori non mi piacevano proprio, mi sembrava addirittura facessero degli erroracci, tra tutti, quelli che ammiro davvero sono John Romita Sr (Jr è bravissimo ma non mi piacerebbe saper disegnare col suo stile) e Sal Buscema, poi beh ci sono alcuni disegnatori di Diabolik che mi piacciono molto ma non sò i nomi (mi scuso per l'ignoranza XD) dovrei sfogliare i miei Diabolik ma quelli sono un pò di più..
    cmq Romita oltre che piacermi può essere utile? oppure meglio un autore di Diabolik (di cui cercherò il nome appena posso)?

    Guarda, hai nominato proprio due autori che sono riferimenti di MAREEEEEEEEE di disegnatori!!! :D Vai e goditeli!!!
    Riguardo i manga, la cosa bella è proprio mescolare... il disegnatore di Naruto ha preso chiaramente molto da Akira Toriyama, ma ha una visione tridimensionale che in Toriyama non esiste affatto! Chissà da chi si è ispirato?

    Edited by kettyformaggio - 16/2/2009, 20:38
     
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  15. Faureiana
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    okinuchan... tu pensa di riuscire a mettere gli uomini che fa Inoue, le donne che fa Adam Huges, i paesaggi che fa Moebius e i cieli di un disegnatore Bonelli... (se non sai chi sono quelli che ho citato li vai a cercare :D ) : secondo te è fattibile?...

    ragazzi...io aggiungerei anche un altra cosa se posso: LA RICERCA fa parte del percorso. e direi che è una parte essenziale... non potete pensare che la facciano altri al vostro posto :)

    se vi rendete conto che conoscete davvero poca gente oltre ai vostri idoli di bambini, beh, siamo su internet!!! cercate.. cercate.. cercate...
     
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292 replies since 16/2/2009, 00:53   8423 views
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