Ritenute d'acconto con e senza diritto d'autore

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  1. Cornelyus
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    Sono appena stato dal commercialista,
    ne ho trovato uno nuovo e bravo da quel che mi pare.
    Finalmente mi pare di aver capito come stanno le cose con le ritenute d'acconto, per chi, come me, NON ha partita iva, perchè quasi tutti i miei introiti sono con diritto d'autore.
    Scrivo uno schemino, spero sia chiaro.
    Se vi risulta qualcosa di scorretto, ditemelo così vediamo di correggere e avere uno schemino valido per tutti.



    Premessa:Tutti i lavori con "Cessione dei diritti d'autore" NON sono soggetti ad iva, quindi per questo tipo di lavori non è necessario aprire partita iva a prescindere dalla quantità di denaro che si percepisce all'anno.

    RITENUTA D'ACCONTO CON DIRITTO D'AUTORE
    Bisogna essere certi che l’opera abbia questo tipo di inquadramento,
    e quindi che sia fuori campo IVA citando degli articoli ... (li segnio fra qualche giorno appenameli passa il commercialista)

    vanno segnate le seguenti cifre:
    Lordo …..
    Imponibile ….. (che è il 75% del lordo)
    Ritenuta IRPEF ….. (che è il 20% dell’imponibile)
    Netto …. (che si calcola con il Lordo meno la ritenuta IRPEF)


    RITENUTA D'ACCONTO SENZA DIRITTO D'AUTORE

    Fino a che non si sono superati i 5.000 € di introiti totali in un anno (esclusi gli introiti percepiti con diritto d'autore), la formula è semplice, ovvero:

    Lordo ..... (100%)
    Ritenuta Irpef ....... (20% sul lordo)
    Netto ...... (80% sul lordo)

    Quando invece si superano i i 5.000 € di introiti totali in un anno (esclusi gli introiti percepiti con diritto d'autore), la formula diventa:

    Lordo ..... (100%)
    Ritenuta Inps ...... (24,72% sul lordo)
    Ritenuta Irpef ....... (20% sul lordo più 2/3° della ritenuta Imps)
    Netto ...... (80% sul lordo, meno 1/3° della ritenuta Imps)
     
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  2. robybret
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    Purtroppo, non è proprio così ... non tutti i lavori a "cessione di diritti d'autore" sono esclusi da Iva; per essere fuori campo Iva, devono contemplare la cessione 'di diritti esclusivi di utilizzazione' e NON avere finalità commerciali ... i lavori eseguiti x una campagna pubblicitaria - ad esempio - sono teoricamente assoggettabili (con alcune esclusioni) all'applicazione dell'Imposta sul Valore Aggiunto.

    Ti rimando a un bel .Pdf pubblicato sul sito dell'Agenzia delle Entrate. Molto ben fatto .. e chiarificatore - qui -

    Mi sembra anche un po' strana quella percentuale del "24,72%" di rivalsa Inps x i redditi superiori a 5.000 euro fuori da diritti d'autore ... se non è cambiato qualche cosa ultimamente ... fino a poco tempo fa era del 4%.
    24,72% dovrebbe essere l'aliquota da versare all'Inps x gli iscritti alla gestione separata ... ma non dovrebbe essere indicata in fattura

    L'esempio riportato poi ... è valido solo x gli iscritti al regime agevolato x i contribuenti minimi ... quindi x i redditi sotto i 30.000 euro ... sopra questa cifra, scatta l'iscrizione Iva con tutti gli obblighi accessori derivanti

    Fai un po' leggere il .pdf al tuo commercialista e fai verificare l'esattezza dei dati che ti ha fornito

    L'articolo da citare in fattura relativo all'esenzione Iva della cessione di diritti è ... "art.3 del DPR 633 del 26 ottobre 1972 e successive modificazioni" ... le successive modificazioni sono dovute al fatto che il decreto è stato modificato il 31/1/2001 ... - qui - trovi il testo integrale della legge

    ciao,
    Rob

    Edited by robybret - 14/4/2009, 22:00
     
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  3. Cornelyus
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    la mia parte razionale è felice del tuo post, così potrò approfondire e capirci di più,
    la mia parte emotiva vorrebbe "fracassarti il barattolo".
    Ero così contento di essermene uscito dal commercialista con le idee più chiare per una volta, ed ora mi rigetti nella confusione?

    a parte gli scherzi, grazie dei link,li passerò al commercialista e poi aggiornerò il thread.
    Appello a Chiunque mastica un po' di queste questioni, fatevi vivi!

    CITAZIONE
    24,72% dovrebbe essere l'aliquota da versare all'Inps x gli iscritti alla gestione separata ... ma non dovrebbe essere indicata in fattura

    esatto, mna va indicato non nella fattura, perchè se non si ha partita iva è una ritenuta d'acconto.
    e 2/3 di quel 24,72% li deve pagare il committente, mentre 1/3 l'illustratore.
    CITAZIONE
    L'esempio riportato poi ... è valido solo x gli iscritti al regime agevolato x i contribuenti minimi ... quindi x i redditi sotto i 30.000 euro

    questo non lo sapevo, comunque stiamo parlando solo di introiti senza diritto d'autore, ed io con quelli dovrei essere abastanza lontano dai 30.000€


     
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  4. robybret
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    Sììììììì daiiiii ... frakassa 'sto barattolo ... ke esco a respirare!!!!!!!!

    Credo ... - e sottolineo credo - ke la rivalsa di 1/3 di contributi Inps, valga SOLO x i Co.Co.Pro (ex CoCoCo). non x le prestazioni professionali .. ossia solo x gli iscritti alla 'GESTIONE SEPARATA INPS'
    Leggere - qui - la circolare ufficiale riportata sul sito dell' Inps ... e - qui - x casi esemplicativi

    Inoltre ... nei 30.000 euro di limite reddituale dei contribuenti minimi, devi conteggiare ANKE i redditi da diritti d'autore - leggi qui -



    ciao,
    Rob

    la prx volta ...
    porta il martello
     
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  5. Cornelyus
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    Riesumo questo Topic, primo per riconfermare ciò che ho detto in apertura, almeno secondo il mio commercialista.
    Secondo, e qui Rob conto su una tua risposta, perchè sto facendo un lavoro su un Packaging che risulterebbe anch'esso con diritto d'autore. Secondo il committente ed il mio commercialista si può fare, ma mi piacerebbe sentire anche un tuo parere, visto che se ho capito bene lavori anche con i Packaging.

    Ciao
     
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  6. robybret
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    Packaging ne ho fatto tanto ... ma come dipendente .. non come autonomo
    quindi non sono in grado di darti indicazioni di prima mano
    Tutti i colleghi che conosco che lavorano nel packaging sono in regime Iva
    soprattutto x la ragione che il committente tipo è l'agenzia di pubblicità

    Come puoi leggere accedendo ai link dei post precedenti
    (soprattutto quello dell'Agenzia delle Entrate)
    la cessione di diritti in ambito commerciale 'dovrebbe' essere soggetta a Iva
    leggi anche il testo del Dpr 633 all'articolo 3

    Dico 'dovrebbe' .. perché la legge parla "fini di pubblicità commerciale"
    ed è difficile discernere sulle finalità pubblicitarie di un prodotto di packaging

    Ti "copio e incollo" l'articolo del decreto .. qui sotto

    "Non sono considerate prestazioni di servizi: (QUINDI NON SOGGETTE A IVA ndr)
    a) le cessioni, concessioni, licenze e simili relative a diritti d'autore
    effettuate dagli autori e loro eredi o legatari, tranne quelle relative alle
    opere di cui ai nn. 5) e 6) dell'art. 2 della L. 22 aprile 1941, n. 633, e
    alle opere di ogni genere utilizzate da imprese a fini di pubblicita'
    commerciale;"

    Se il lavoro ha prospettive di continuità ... proverei a contattare la segreteria dell' A.I. per chiarimenti .. anche se - considerando la vaghezza d'interpretabilità delle norme - immagino siano interpretabili anche i consigli ;-))))

    Rob

    Edited by robybret - 16/4/2009, 11:43
     
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  7. Cornelyus
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    molte grazie Rob,

    in effetti riscontro anch'io la vaghezza di interpretazioni,
    il lavoro lo faccio direttamente per la ditta e quindi nel contratto verrà stipulata una formula che consenta il diritto d'autore.

    Ciao
     
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  8. joanina74
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    Questo è un argomento davvero interessante, ma del quale capisco poco poco poco. Quando giorni fa ebbi un dialogo con una illustratrice famosa, che lavora da anni, rimasi colpita dal fatto che lei non ha partita iva. E mi chiesi: ma allora non guadagna un cavolo se non può superare i 5.000 euro annui...invece le cose non vanno così. Lei disse infatti che un illustratore non deve avere la partita iva, sennò perde i diritti d'autore...cioè in pratica tu "presti" all'editore le tue immagini, mentre se avessi partita iva è come se gliele vendessi...ho un sacco di confusione in testa!! Roby, mi sono espressa male, vero? Ma il diritto d'autore cos'è? E' rimanere proprietari delle proprie illustrazioni??? Lo so che ci sono file e file di spiegazioni in merito, ma ogni volta mi perdo irrimediabilmente...ci vorrebbe un libro per bambini che spiega a quelli come me queste cose!
     
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  9. robybret
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    La tutela del diritto d'autore e il regime fiscale da applicare
    sono due concetti differenti su cui ragionare

    Un'opera tutelata dalla legge sul diritto d'autore
    può essere o non essere soggetta al regime IVA ...
    dipende dall'uso che se ne fa

    Io lavoro da 15 anni con cessione di diritti d'autore
    esclusivamente con l'editoria .. e NON HO PARTITA IVA
    non è necessaria ... e NON C'E' LIMITE DI REDDITO
    (il DPR 633 26/10/1972)

    Il discorso sarebbe differente se lavorassi x la pubblicità
    Un lavoro a "fini di pubblicità commerciale" è comunque tutelato
    dalla legge sul diritto d'autore ... ma NON E' ESENTE DA IVA
    (LEGGE 633 - stesso numero ma diversa legge - 22/4/1941)

    Rob
     
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  10. .°-Taka-°.
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    si infatti.
    attenzione a non confondere la cessione dei diritti di utilizzo con la prestazione occasionale (per la quale c'è effetivamente un tetto di reddito/giorni lavorativi annui): son due cose differenti e hanno in comune solo il fatto che sono entrambe esenti da iva e pagate con la sola ritenuta d'acconto. ;)

    comunque è vero, è bello vedere quanto sia labile e fumosa anche la questione "pubblicità commerciale". ho cercato direttive in merito ma non ho trovato nulla. :ph34r:

    in mezzo ci sarebbe anche inps si e inps no, altra bella gatta da pelare... ^_^

    P.S.
    comunque no Rob, la legge è la stessa: quella del 1972. che è la legge sull'IVA. (art. 3, comma 4, lettera A)
    in quella sul diritto d'autore non si parla di iva, non ricordo nemmeno se si parli di distinzione tra pubblicità commerciale o meno. -_-
     
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  11. robybret
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    La legge sul diritto d'Autore è la n.633 del 22/4/1941 la trovate - qui -
    Il decreto legge sulle esenzioni Iva e il DPR n.633 del 26/10/1972
    (casualmente stesso numero della legge sul diritto d'autore ..
    anche se era un decreto del Presidente della Repubblica
    successivamente convertito in legge)
    e lo trovate - qui -

    Per quel che riguarda i versamenti previdenziali,
    non sono obbligatori x i redditi da diritti d'autore

    Nel 2003 l'Enpals (previdenza Lavoratori spettacolo)
    aveva emesso una direttiva che "invitava bonariamente"
    all'iscrizione alla cassa mutua anche coloro che percepivano
    redditi da cessione di diritti d'autore.
    A suo tempo ricordo di avere aperto un thread sull'argomento
    lamentando la mancanza di norme attuative chiare
    che stabilissero percentuali e criteri di versamento

    Successivamente, una sentenza della Corte di Cassazione - qui -
    dava torto all'Enpals, ribadendo l'esenzione dei versamenti previdenziali
    per i redditi da Diritti d'autore

    Rob
     
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  12. Cornelyus
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    CITAZIONE
    Per quel che riguarda i versamenti previdenziali,
    non sono obbligatori x i redditi da diritti d'autore

    ... Cavolo!!! Vuol dire che non sono obbligato a pagare l'IMPS???

    Anch'io come te Rob non ho partita iva e lavoro con diritto d'autore.

    Se le cose stanno così è incredibile saperlo soloora.
     
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  13. .°-Taka-°.
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    grazie per il link al pdf della corte di cassazione, lo leggerò con calma appena ho tempo per leggerlo come si deve... :)

    nel frattempo di mio aggiungerei questo, che era ciò che avevo scritto tempo fa sull'iscrizione alla gestione separata inps:

    "secondo l'articolo 2, comma 26 della legge 335/1995 (che è la legge sulla riforma del sistema pensionistico) questi sono soggetti all'iscrizione :

    26. A decorrere dal 1 gennaio 1996, sono tenuti all'iscrizione presso una apposita Gestione separata, presso l'INPS, e finalizzata all'estensione dell'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia ed i superstiti, i soggetti che esercitano per professione abituale, ancorché non esclusiva, attività di lavoro autonomo, di cui al comma 1 dell'articolo 49 (ora in realtà art. 53) del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni ed integrazioni, nonché i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, di cui al comma 2, lettera a), dell'articolo 49(che non esiste più) del medesimo testo unico e gli incaricati alla vendita a domicilio di cui all'articolo 36 della legge 11 giugno 1971, n. 426. Sono esclusi dall'obbligo i soggetti assegnatari di borse di studio, limitatamente alla relativa attività.

    il reddito da cessione dei diritti è regolamentato all'art. 53 (ex 49) comma 2 lettera b)... che qui sopra non è nominato, da cui la famosa esclusione dall'iscrizione"



    aggiungeri già che ci siamo, sulla ritenuta d'acconto che magari qualcuno non lo sa.
    l'articolo successivo del TUIR, il 54 comma 8, indica la percentuale su cui viene calcolata la tassazione sulla cessione dei diritti. che è sul 75% dell'importo in generale, mentre è sul 60% per chi sta sotto i 35 anni. ;)
     
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  14. joanina74
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    Si può fare un riassunto dei punti fondamentali? :wub:
     
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  15. Gio5
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    Ciao a tutti,

    ...non prendetemi troppo sul serio...mi piace scherzare :-)

    Meno male che questo documento doveva chiarificare a detta del ministero :-)
    Purtroppo anche in questa forma ridotta rimane un testo indigeribile, almeno per un povero tapino come me :-)

    L'inutile complessità fiscale italiana è il primo problema per le aziende che vogliono seriamente mettersi in regola. Le stesse persone che poi svolgono gli accertamenti hanno spesso pareri contrastanti ed atteggiamenti differenti.

    Qualcuno detto in soldoni ci ha capito qualcosa ?
    Ovvero, se scrivo un libro e lo pubblico su canali quali Amazon, iTunes, ilmiolibro, deve avere una partita iva, una srl, una spa (:-)) o cosa ?

    Un grazie anticipato ...
     
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14 replies since 13/11/2008, 18:01   10064 views
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