L'angolo che scotta: Il fumetto perfetto NON ESISTE

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  1. foolys
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    Prima di leggere un qualsiasi articolo di questa sezione invito a leggere l'Introduzione apposita (in pratica le precauzioni per l'uso) QUI.


    Spesso sento fare discorsi intorno al tempo di realizzazione di un fumetto.

    Chi giunge alla fase 2 tende sempre a leccare le proprie tavole fino a bucare il foglio, usando come metro di paragone i professionisti che vede pubblicati (la fase 1 è invece quella in cui non ti poni nessun metro di paragone e disegni a ruota libera senza preoccuparti della qualità, va bene fino ai 16-17 anni diciamo...).

    Purtroppo, spesso ci si dimentica che quegli stessi professionisti hanno fatto anche loro un percorso che va OLTRE le cose che vediamo pubblicate, anche le prime che è possibile recuperare di quell'autore.

    Un esempio che faccio sempre è quello di Mike Mignola, un disegnatore partito da uno stile morbido e classico (andate a cercare i suoi Marvel Fanfare), che si è evoluto in uno stile più sintetico e pulito (quello di Cosmic Odissey) e che dopo 10 anni è arrivato alla sintesi di Hellboy.

    Ma oltre ai suoi 10 anni di carriera prima di quella svolta, si dovrebbero anche sommare gli anni da non professionista, il suo primo Marvel Fanfare è del 1984, aveva già 24 anni.

    Insomma, una vita.

    Il fumetto perfetto non esiste, non esisterà mai, anzi, voi dovreste SPERARE che ogni tavola che fate il giorno dopo non vi piaccia già più, ma non per insofferenza o insicurezza, no, dovreste sperare di imparare SEMPRE qualcosa di nuovo.

    E vi assicuro che i vecchi detti son sempre delle grandi verità: non si finisce mai di imparare.

    Dunque, se invece di avere un atteggiamento ossessivo verso la tavola disegnaste con la calma e la rilassatezza di chi sa già di stare facendo "il massimo che può dare in quel momento", ma senza la foga di dovere fare per forza qualcosa che il giorno dopo ti piaccia ancora, scoprirete che riuscirete a disegnare con meno paura, che produrrete automaticamente più tavole (anzichè lasciarle in sospeso nell'attesa di chissà quale illuminazione divina) e che disegnare tanto e maluccio è molto meglio che disegnare poco e benino, perchè disegnando tanto arriverete PER FORZA a salire sempre più di livello, imparando sempre nuove cose, arrivando prima o poi a realizzare delle tavole che davvero vi accontentano.

    Il segreto in questo mestiere è fare, e se non vi piace una tavola chissenfrega, ne fate un'altra (o la rifate)...
     
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  2. SAMURALE
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    NON POTEVI POSTARE STA COSA PRIMA..

    COSI' mi risparmiavo gli attacchi, le critiche...etc....;-)

    si cresce insieme al proprio lavoro e viceversa? a forza di spallate a dx e manca? confrontandosi con un pubblico? Vedendo che l'editore/datore di lavoro critica sempre meno e apprezza sempre piu'? ponendosi un limite temporale e cercare di raggiungere il massimo senza sforare? gestendo il tempo ridotto su una tavola venuta al massimo delle proprie capacita' al primo colpo per dilungarsi su quel passaggio difficile?
    gestendo una tavola al meglio della comunicazione e non come una illu fine a se stessa e che deve racchiudere piu' concetti?

    ecc...
     
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  3. Lady Myv
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    in fondo se tutto quello ke facessimo al primo colpo fosse perfetto ci stancheremo subito e cercheremo qualcosa di piu "avincente".

    se non c'è difficoltà, se non c'è sfida il gioco stanca.

    la cosa migliore è disegnare tanto, no tantissimo senza fermarsi mai e senza rimuginare. cio ke è fatto è fatto, dalla piu pikola e scioka illustrazione sia alla tavola piu impegnativa.

    l'impegno, la passione, e la costanza sono tutto.
     
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  4. SAMURALE
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    wow...quasi piu' estremista di me...

    ma il dubbio che attanaglia e che scatena guerre incredibili e':
    IN fase 2 Uno deve starsene chiuso nello studio finche' non si sente pronto o forte come i suoi beniamini?

    o lanciarsi/proporsi ed eventualmente pubblicare mettendosi in discussione?...

    dal post di fool sembra piu' la seconda ipotesi...
    ma facendo cosi' non ci si sputtana sul mercato? (per me no...anzi si dimostra iniziativa e voglia di fare..)
     
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  5. kettyformaggio
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    CITAZIONE (SAMURALE @ 3/7/2008, 17:44)
    [cut]
    dal post di fool sembra piu' la seconda ipotesi...
    ma facendo cosi' non ci si sputtana sul mercato? (per me no...anzi si dimostra iniziativa e voglia di fare..)

    Perchè si "sputtana"?
    no!! ^__^ anzi, se il disegnatore riuscirà sempre di più a farsi prendere per disegnare altri fumetti e dimostrerà la sua evoluzione, arriveranno le lodi più che i biasimi!! no?
     
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  6. foolys
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    come detto da ketty :)
     
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  7. SAMURALE
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    ketty ero ironico..;-)

    la penso come te...io stesso sto facendo cosi'...

    anzi il rapporto con il pubblico oltre che dare soddisfazione direi che e' vitale per l'evoluzione di un disegnatore..nel bene e nel male..

     
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  8. Kira85
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    Invece spesso c'è gente che afferma con grande sicurezza: U__U nonono non osare presentarti al pubblico/provare con l'editore tal dei tali se non sei perfetto.
    Il tragico è che queste cose le dicono sia persone che disegnano sia persone che non disegnano.
    Ma appunto la perfezione non esiste!
    Si rischi di non presentarsi mai!
    Se poi si considera l'insicurezza o il perfezionismo di certe persone è anche peggio: rischiano di non provarci mai.
    Poi abbiamo i casi opposti. Persone che si credono già a livelli ottimi e provano a presentare i loro lavori agli editori. Lavori che magari hanno errori evidentissimi e grossolani che notano persino coloro che non disegnano e rovinano l'armonia complessiva del lavoro!. O_O
    Insomma, considerando che la perfezione non esiste ci vuole una giusta via di mezzo: rendersi conto di essere a livelli abbastanza buoni per non farsi ridere in faccia dagli editori (^^; ) e rendersi conto che pur non essendo ai livelli che vorremmo dobbiamo buttarci.
     
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  9. Lady Myv
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    l'importante è tentare, e se fallisci tenti ancora.....sempre finke non riesci...naturalmente non tenti a vuoto, prima ti impegni e poi mostri...
     
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  10. SAMURALE
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    kira..in entrambe le situazioni (il perfezionista e l'irresponsabile) fa benissimo avere un confronto con gli editori...

    questi ultimi (a parte qualche raro caso di sindrome da protagonismo..penso uno solo in Italia) non sono bestie e di solito non deridono ne attaccano nessuno (cosa che succede piu' tra i disegnatori)..anzi muovono critiche costruttive che aiutano parecchio e soprattutto si capisce come funziona il mercato e il loro modo di ragionare...

     
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  11. kettyformaggio
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    CITAZIONE (SAMURALE @ 3/7/2008, 17:59)
    ketty ero ironico..;-)

    :D Bè, purtroppo per iscritto l'ironia non si percepisce. Meglio sempre specificare il proprio tono.
     
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  12. fw190
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    "Se non lavori non migliorerai mai" questa frase me la disse parecchi anni fa Bruno Ramella, un grande fumettista (e un grande uomo) ingiustamente poco conosciuto. Io sono totalmente d'accordo. Se non ti confronti con un mercato, con i lettori, con i tuoi colleghi. Se non ti poni il problema delle scadenze, della sistematicità del lavoro, del necessario compromesso tra idea e risultato non ti evolverai mai.
    Fare un solo fumetto per tutta la vita non ti fa diventare un fumettista, rimane un hobby. Lavorare è un'altra cosa.
    Poi, diverso, è il problema per cui ormai si richiede una professionalità molto alta da subito. E questo certo a molti impedisce di fare quei necessari passi per poterla acquisire, questa professionalità.
     
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  13. SAMURALE
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    ketty:
    avevo messo ;-) e precisato che per me non e' cosi


    fw190 necessario compromesso tra idea e risultato non ti evolverai mai.

    spiega questa come fossi un bambino di 5 anni per cortesia..io penso di averla capita...ma mi fa sperare di non essere l'unico folle in questo brutto mondo...
     
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  14. fw190
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    Non mi sembra di aver detto un'eresia. Per spiegarla a mio figlio gli direi che se vuoi costruire un'automobile che faccia i 300 orari e consumi 1 litro per 200 chilometri... dovrai faticare parecchio!
    :D
     
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  15. foolys
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    x samurale: vedi che anche io avevo capito male, eh, non è ke ketty abbia detto chissà cosa, ha detto solo che i toni sui forum non si capiscono. cmq chiudiamo qui questo discorso poco pertinente :)
     
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124 replies since 3/7/2008, 12:36   2387 views
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