AUTOPRODUZIONE

Esperienze, Segnalazioni e Consigli, Vendita e affini

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  1. Faureiana
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    giustamente, sposto il mio dubbio :blink: :

    Un autoproduzione si può vendere liberamente o c'è bisogno di appoggiarsi a qualcuno per la distribuzione?

    parlo di cose tecniche e burocratiche tipo Siae e permessi vari... :)

    chiunque ne sapesse...:P

    merci
     
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  2. foolys
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    tecnicamente non si potrebbe
    praticamente si fa, alla fine, non è che circolino ste gran somme di denaro se tu vai a lucca col numero 0 di una rivista fotocopiata, però non credo si possa avere lo stand, quello no, forse lì bisognerebbe essere registrati al tribunale, o appoggiarsi a qualcuno che lo è...
    chiamo in causa daniele tomasi, gli scrivo, e vediamo che mi dice...
     
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  3. danieletomasi
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    CITAZIONE (foolys @ 7/10/2007, 17:12)
    tecnicamente non si potrebbe
    praticamente si fa, alla fine, non è che circolino ste gran somme di denaro se tu vai a lucca col numero 0 di una rivista fotocopiata, però non credo si possa avere lo stand, quello no, forse lì bisognerebbe essere registrati al tribunale, o appoggiarsi a qualcuno che lo è...
    chiamo in causa daniele tomasi, gli scrivo, e vediamo che mi dice...

    Il punto e' che la legge non distingue tra autoproduzioni ed altro.
    La legge parla di pubblicazioni a stampa su supporto cartaceo ( e poi distingue anche quelle su supporto digitale), e dice che una pubblicazione che non ha periodicita' deve avere un editore e un tipografo (dichiarati all'interno della pubblicazione), e deve essere depositata quando stampata presso una sede amministrativa specifica (prefettura o tribunale).
    Se invece ha una periodicita' (in sostanza se esce piu' volte all'anno ad intervalli regolari, anche di sei mesi) deve anche avere un direttore responsabile.

    Questo e' indipendente da quanto si guadagna, e da chi la distribuisce.
    La si puo' anche distribuire di persona o con propri agenti.

    Perche' e' cosi'? Perche' deve essere reso pubblico, e quindi rintracciabile, chi spende e chi realizza, al fine di potergli attribuire le responsabilita' (civili, penali e fiscali) di quel che hanno realizzato.

    Per cui per voler essere in regola ogni pubblicazione (che sia creata, realizzata, finanziata ed anche stampata da un unica persona) dovrebbe avere quelle caratteristiche.

    Certo che a chi si occupa di farsi una rivista a fumetti ciclostilata, senza pretese economiche ma solo comunicative e/o artistiche, questo suona strano ed esagerato.

    Penso pero' (pero' la cosa migliore sarebbe rivolgersi ad un fiscalista, per andare sul sicuro) che questo possa essere bypassato se invece di stampare un prezzo di vendita sulla rivista ci stampi, "copia gratuita", per cui nessuno della Finanza puo' dirti che e' un prodotto messo in vendita, e poi nel momento in cui la "cedi" chiedi un "contributo di sostegno" :D

    Ripeto, e' una ipotesi quindi chiedi ad un fiscalista. Oppure a qualche "centro sociale", credo che delle info possano dartele su come giostrare la cosa.

    Un'altra soluzione e' (ed anche qui devi comunque conoscere e chiedere a qualcuno) appoggiarti ad una associazione culturale o una no-profit qualsiasi.

    Visto che hai citato la SIAE, chiarisco che quella entra in gioco per tutelare ('nsomma :D ) il lavoro degli autori, per cui chi e' registrato viene tutelato perche' chiunque vorra' usare il suo lavoro dovra' versare una somma alla SIAE che poi questa ridriversera' (immagino "purgata") all'autore stesso. Ma nel tuo caso non serve.
    Per esemplificare, se hai uno stand e vuoi mettere la musica di Tizio per attrarre il pubblico devi versare una tassa alla SIAE perche' usi la musica di Tizio, e quella tassa verra' riversata a Tizio da parte della SIAE.

    Spero di averti aiutato.
    Se non sono stato chiaro riscrivi e provero' a migliorare la mia dialettica :D
    DT
     
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  4. Faureiana
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    grande...*___*...m'era venuto un dubbio e tornata alla mente una cosa accennata a scuola...

    merci!

     
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  5. foolys
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    grazie mille a Daniele per essere intervenuto, lui ne sa decisamente di più di me...
    difatti, potrete trovare il suo stand SEMPRE a tutte le fiere, con la Daniele Tomasi Editore, che poi è quella di Debbie Dillinger, splendido fumetto, a strisce, che appare prima a puntate giornaliere su Comicus e poi raccolto in volumetti editi dalla sua casa editrice.
     
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  6. sakkina
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    al lucca comics di quest'anno cè l'area apposta
    e si può fare tranqullamente:D
    io lo farò
     
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  7. danieletomasi
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    Sergio il Pubblicitario :-D

    Faureiana, mi spieghi che vuol dire "m'era venuto un dubbio e tornata alla mente una cosa accennata a scuola..." ?
    Quale scuola ? Che dubbio ?

    Mi e' venuto in mente che una fonte di informazione e supporto importante potrebbe essere la stessa struttura incaricata da LuccaComics per organizzare la Self-Area, ossia il Centro Fumetto Andrea Pazienza.

    DT
     
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  8. Faureiana
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    il dubbio l'avevo espresso sempre sul forum, ma in una altro post in cui non andava e l'ho spostato qui dietro suggerimento si Sergio. :)

    Scuola del Fumetto di Milano, appena finita. Ricordavo che c'eran di mezzo dei permessi e cose varie da chiedere in giro ma non di preciso quali fossero e con il post di Sakkina in un altra sezione, mi è tornata alla mente questa cosa;)

    grazie ancora^_^
     
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  9. danieletomasi
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    CITAZIONE (Faureiana @ 7/10/2007, 19:37)
    il dubbio l'avevo espresso sempre sul ...

    Ah, adesso ho capito.


    CITAZIONE
    grazie ancora^_^

    Di nulla.

    DT
     
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  10. Delund
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    mmh topic molto interessante e costruttivo..
     
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  11. AbsoluteBlack
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    Quello che dice Daniele, a livello legale, è corretto. Ma...se tutti seguissimo una cosa simile, non esisterebbero + autoproduzioni! :angry:

    Vi dico come faccio io: all'interno della 2° di copertina (di solito), aggiungete oltre al nome degli autori questo disclaimer "La pubblicazione tal dei tali è una pubblicazione amatoriale senza scopo di lucro, è aperiodica ed ogni eventuale ricavo verrà investito nel produzione del numero successivo".

    Questo già vi salva un pochino dalle beghe legali. Indicate sempre dove l'avete stampato (in Italia esiste ancora il reato di stampa clandestina, di antico retaggio politico). Non mettere il prezzo; come detto da Daniele, se vi fermano potete dire che sono copie omaggio ;)

    Se potete, fondate una ass. culturale con atto depositato davanti ad un notaio (meglio che depositato in comune). E' il max che si può fare x pararsi le spalle.

    Se proprio siete degli osservanti delle leggi, chiedete a chi ha una pubblicazione (anche gratuita) se vi concede la possibilità di uscire "come allegato a..." A loro non costa nulla. Io anni fa l'ho chiesto ai tipi di Stampa Alternativa e distribuivo nelle Feltrinelli e in tutta Milano...

    Cmq, qualsiasi cosa farete, non sarete mai al 100% in regola, ma se vi fotocopiate 200 copie della vostra rivista/fumetto, nessuno vi verrà a rompere le scatole. Fidatevi. Ovvio che poi bisogna vedere i contenuti...(x contenuti politici le cose cambiano, e quando la vs rivista nazionalcomunistaanarkofascista inizia a girare, state tranquilli che la Digos vi viene in cerca...ti portano in caserma e ti chiedono lumi...ehm succede!)

    Cmq, AUTOPRODUCETEVI!!!Non fatevi menate.
    Per inciso, io ho 2 numeri di fumetto + 1 nuova rivista completamente autoprodotte/autogestite. Vendo in circa 40 fumetterie sparse x l'Italia. E non stampo certo 200copie... Quest'anno sono a Lucca con uno stand, indi x cui...

    Come detto, le autoproduzioni sono ben tollerate. Rat Man e Rigel, tanto per un esempio, sono nate come autoproduzioni casalinghe...

    :bandev: :shock: :rtf:
     
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  12. kettyformaggio
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    Evvai Black!! Duro e puro!
    Mi piace lo spirito che ci metti, grazie per la spinta!! ^__^
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  13. danieletomasi
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    Black, sei nel padiglione delle autoproduzioni ?
    Partecipi anche ad altre manifestazioni nel corso dell'anno?

     
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  14. AbsoluteBlack
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    :D :D grassie grassie...
    Guardate, sarò sincero: secondo me le cose stanno cambiando. Questo nuovo vento lo avverto da parecchio. C'è nuovamente voglia di fare, di sbattersi, di partecipare. E' una normale reazione umana ad un clima sempre + impoverito da governi, precarietà, tristezza globale. La gente si ribella! Vuole di nuovo dire la sua...
    Dopo anni in cui praticamente le fanzine cartacee stavano scomparendo, causa wezine, adesso si ricomincia a produrre, ed aiutati da strumenti che 10 anni fa erano impensabili, si possono avere ottimi prodotti editoriali alternativi a quelli classici. Ovvio che come sempre, la differenza la fanno i contenuti e come riesci a veicolarli. Ma qui la rete e le nuove tecnologie in generale aiutano parecchio :P

    @Ketty: ti ringrazio e ti lurko da un po, complimenti a te e a Draconico :)

    @Daniele: no, non sono negli autoprodotti xchè ho dovuto prenotare lo stand prima che si sapesse della self area. Cmq sono strafelice che un posto come Lucca abbia fatto una cosa simile (che anche loro abbiano annusato l'aria che tira?)
    Cmq siamo nel padiglione S.Michele, stand C 22, assieme a Frank was Here e Ed (bonnyed). Avremo uno stand tutto nero, impossibile non vederci :lol:

    Quest'anno io e Samanta vogliamo partecipare a diverse fiere. Abbiamo già dato la disponibilità x Fullcomcs/Piacenza. Mi piacerebbe andare a Milano, Mantova, Roma + un paio "minori" (sicuramente Terni) ^_^
     
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  15. danieletomasi
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    Ma che cretino sono!!! Tu sei l'autore de"Il cimitero dei bambini addormentati" sei Luka71.
    E lo sapevo che stavate li' con BonnyEd.
    Mah, spero ci incontreremo, se non qui a qualche altra manifestazione.
     
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100 replies since 7/10/2007, 15:32   3029 views
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