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sakkina.
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ma io infatti sto dicendo che tecnicamente ci sono parecchie cose ammirevoli e tutto quanto
però preferisco altri generi di letture
che ci devo fare?
fare fumetto non significa DISEGNARE
significa RACCONTARE
come scrivere un libro non significa SCHIACCIARE TASTI SU UNA TASTIERA
ma RACCONTARE
ci sono eccezioni che mi fanno piacere anche cose che magari non sono tanto nelle mie corde questo si
cmq io ultimamente ho letto PINOCCHIO di ausonia
è a quel genere di letture che tendo
oltre a quelle simil coconino
purtroppo la faccenda delle case edititrici separa però è anche un mezzo più semplice per capire a cosa uno tende
io cmq non sto parlando con saccenza come magari si può pensare
è che so che se una persona non mira in alto fin da subito in alto non ci arriverà mai
con alto intendo il massimo
il meglio di me
poi come già ho detto se lavoro per altri va benissimo si tratta di lavoro e crescita
ed è già tanto se si riesce a lavorare in questo settore!
MATTOTTI è diventato un grande perchè ha spinto per portare avanti il suo stile prima di tutto
il suo modo di essere
cè tempo la strada è lunga e mi perderò tremila volte perchè sono pigra piena di viziacci del cavolo
e potrei perdermi si...
però ora come ora sono ambiziosa al massimo
mantenendo l'umiltà naturalemente perchè non sono manco all'ABC
e poi cè talmente tanta gente brava
anche gente ancora più piccola di me
e questo a volte mi butta giù
vabbè cmq bella discussione!. -
Faureiana.
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"lo dice una che apprezza solo grafic novel e poco altro
che di tutta una fumetteria salverebbe solo i COCONINO PRESS"
è un peccato, sakkina, sai?... dovresti leggere cose più diverse, scopriresti che la cultura è data anche dalle differenze.
Fai benissimo a mirare in alto e il coraggio per fare le cose le hai. su questo proprio non ti si può dire niente...
A mio avviso non sembri saccente quando parli... sembri presuntuosa quando presenti e fai i tuoi lavori... non sto dicendo che lo sei. ma lo sembri. (per me, ovvio...).
Ad esempio quello per lanciano è una cosa molto buona, ma secondo me non ci hai dato la giusta attenzione che meritava.
Il riempimento che hai dato dal colore sembra fatto semplicemente a caso.
Come se in effetti il disegno non ti importasse poi più di tanto...
Però un buon prodotto è dato dall'insieme di più cose...e se il disegno è invadente e non è all'altezza della storia, la rovina.
Capisci che intendo?
Paragoni il fumetto ad un libro, come messaggio, ma non dimenticare che lo scrittore del disegno fa volentieri a meno... il fumettista non può prescindere da esso.
o sarebbe appunto... uno scrittore.
Leggi i libri di McCloud...
scusate l'OT, ma che non è OT più di tanto... XD
ciauz*g
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sakkina.
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io non ho mica detto che non leggo altro
ho detto quello che apprezzo
cmq non ho capito il fatto della presunzione
io ho solo scritto se volete dateci un'occhiata
non ho scritto altro...
vabbè scusate cmq non volevo sembrare presuntuosa anche perchè lo dico anchio che faccio ancora schifo ma non per questo non devo mostrare i miei lavori che anche se sono a un livello scadente sono cmq frutto di un lavoro personale e una ricerca...
scusatemi cmq. -
Faureiana.
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ma guarda sakkina che non devi mica scusarti di niente... o.o...
hai detto che sembri saccente ma per me più che saccente a volte risulti un po' "sopra" quello che dici e fai. E ripeto: "sembri", non "sei".
e ASSOLUTAMENTE io non ho MAI detto che non devi mostrare a nessuno i tuoi lavori. me la ricordo la discussione del cavolo avuta per un fraintendimento becero sulla tavola di maschere... edaje.
quello che io intendo con "presuntuosa" nei tuoi lavori l'ho spiegato dopo, con il fatto che secondo me hai dato più importanza alla storia che al disegno e allo stesso tempo hai caricato talmente tanto il secondo di cose di cui forse non aveva bisogno che hai tolto attenzione alla storia stessa.
[forse non è il termine corretto ma non mi viene altro... >.<]
e non è un accusa.
L'ho fatto anche io in seconda. C'ho provato ma mi sono accorta, proprio per il fatto di averlo realizzato e finito, che forse non era ancora il momento e che mi mancavano ancora dei termini per farlo (e mancano pure ora.. tra l'altro... ).
L'ho ripreso solo per esempio, non per crocifiggerlo.
anzi.
forse per la ripresa della tua frase mi son spiegata male io, intendevo che potresti trovare del buono anche in molte altre cose che all'apparenza non sono così vicine a quello che tu solitamente apprezzi. e forse per motivi un po' più profondi del bel disegno (o di quello "fico")...
é ovvio che poi si hanno delle preferenze a livello personale...e su quelle non si discute.
e l'ultima frase "leggiti i libri di McCloud", se ancora non l'hai fatto, era semplicemente un consiglio perchè sono meravigliosi e parlano di cosa c'è dietro al fumetto sia dal punto di vista tecnico manuale che narrativo che tutto l'insieme che ci gira intorno. Sono belli.
Hai fatto bene a dire la tua e non ti devi scusare...almeno, per me non devi farlo.
e tornando in tema... (e direi chiudendo con scuse l'OT, che se vuoi sakkina chiedimi pure chiarimenti in pvt se mi sono spiegata ancora male... )...
qua il mondo del lavoro si sta stringendo parecchio...si fa una fatica boia a fare tutto, soprattutto ad iniziare.
E' logico e forse anche un po' sano che ci si esalti appena si "approda" a qualcosa di solido.
Quando avrò qualcosa di mio pubblicato sarò pronta a festeggiare...e come diceva enry, magari pubblicare qualcosa di redditizio non sarebbe male... sai la soddisfazione di potermi comprare la intuos con i soldi fatti con il lavoro che mi piace fare?
Poi ovviamente con la Intuos si torna davanti al pc ad imparare qualcosa di nuovo... (ovviamente è solo un esempio, potrei anche comprarmi una pila di fumetti e matite carta gomma etc etc oppure un pezzo di pane da mangiare ) e via così.
Il discorso che fa foolys si collega anche ai precendenti di questo grande argomento bollente: alla fine, solo tempo ci dirà chi funziona e chi no.
ciau*g. -
kettyformaggio.
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Do un piccolo contributo.
Io lavoro in questo ambito da poco, ho pubblicato qualcosa di mio, non ho ancora pubblicato qualcosa (come intende Sakkina) che sia espressione del mio lato artistico e della mia voglia di narrare. Ma ultimamente mi sto rendendo conto che amo anche care lavori "commerciali". Mi soddisfa anche collaborare per creare cose che non abbiano solo l mio nome, voglio anche diventare una buona disegnatrice come Sergio (direi che Foolys è il mio punto di riferimento totale).
Insomma, un fumetto non mi basta nemmeno nel cuore.
bò... ho detto una cosa abbastanza personale che forse non centra molto...
^____^. -
Watcher.
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Secondo me pubblicare è come un bussola, ti può dire se stai percorrendo la strada corretta o se ti stai allontanando troppo da quello che avevi in mente.
Credo che nessuno guardando la bussola la prima volta affermerebbe di essere arrivato. E soprattutto non credo bisognerebbe mai smettere di guardare la bussola.
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Ridgerunner.
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Pienamente d'accordo con Watcher!
Aver pubblicato la prima volta non è mai il punto di arrivo, ma di partenza. inoltre credo che mai uno dovrebbe sentirsi arrivato, perchè in questo mestiere bisogna rinnovarsi, anzi (parlo per noi sceneggiatori) secondo me bisogna provare più cose possibili, mettersi in discussione sempre
Qui mi collego al discorso di Ketty: i Lavori commerciali. Secondo me (dirò sempre "secondo me"sono qui a esprimere opinioni, non a dare consigli, non ho gli anni per farlo) farli è un'ottima palestra e poi non vuol dire che non siano appaganti, a volte.
C'est tout!
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johnbaner.
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Ciao ragazzi!
Sono convinto che pubblicare non sia tanto importante per il fatto di sentirsi arrivati, (Io ho pubblicato un paio di storie per dei piccoli editori locali qui in Piemonte, ma nonostante la normale soddisfazione provata per le piacevoli fatiche al tavolo da disegno, non mi sono seduto sugli allori...quello mai, nemmeno se si fosse autori pluridecorati, è sempre necessario migliorarsi ed essere curiosi osservatori, nel fumetto come in qualsiasi altra arte) quanto per una questione di reali prospettive e stimoli al fine di rendere la propria passione una professione..
Sono dell'idea che, al momento, in Italia, ci siano davvero pochissime possibilità di vivere realizzando fumetti come lavoro continuativo; è importante capire qual'è la realtà in un paese dove generalmente si legge molto poco e nel panorama fumettistico si continua ad andare avanti annoverando le glorie del passato e poco di nuovo (vedi qualsiasi articolo su Afnews).
Per concludere, credo che sia giusto nutrire la propria "fame" di raccontare ed esprimersi attraverso il fumetto, dando sempre il massimo per l'amore verso quest'arte, mantenendo però sempre il contatto con la realtà in questo settore!!
Ciao!
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reggiocomix.
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NE HO PUBBLICATI QUASI DUE DI FUMETTI, TRA QUALCHE MESE USCIRA' IL SECONDO...SAPETE CHE VI DICO A PROPOSITO, CHE DOPO AVER PUBBLICATO IL PRIMO VOLUME HO SUBITO NOTATO CHE POTEVO DAR DI PIU' E MI SONO MESSO A LAVORARE PER POTER PUBBLICARNE UN ALTRO. ADESSO STO REALIZZANDO LE MATITE E CI STO METTENDO L'ANIMA, ED IL RISULTATO SI NOTA.... IL SEGRETO è SAPER SEMPRE APPRENDERE DA CHI PUO' INSEGNARTI QUALCOSA IN PIU'!!!
E POI CREDIAMO IN NOI STESSI, L'UNIVERSO CHE ABBIAMO DENTRO PUO' RISERVARCI MOLTE SORPRESE!!!
W I DISEGNATORI, SIAMO TRAMITE TRA TERRA E IL CIELO, CREATORI DI MONDI INCONTAMINATI DOVE VIVONO CREATURE NOSTRE FIGLIE.
DOMINATORI DI MONDI FATATI, E TRASPORTATORI DI MILIONI DI PERSONE DENTRO LA NOSTRA FANTASIA.
ANTONIO FEDERICO. -
Jack72.
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Antonio, non credo che il disegnatore sia come un "Dio" in terra. E' semplicemente qualcuno che ha una necessità di comunicare e lo fa tramite il disegno. Non ti saprei spiegare perchè ho scelto il disegno e non la musica o.. che ne so.. il ballo.. Però so che con una matita in mano riesco a dire cose che non posso dire in altri modi. Non sono un essere soprannaturale CITAZIONEfoolys
negli ultimi anni si è creato il falso mito che il fumettista possa essere un fenomeno mediatico, falso mito creato ovviamente da veri artisti che sono riusciti ad esserlo, ma arrivare a quel punto non è nenche lontanamente lo standard, ma una benedetta eccezione.
A volte esce fuori uno "Stephen King" o un "Frank Miller" e inventa un suo linguaggio nel linguaggio. Con il suo stile può raccontare cose come non si poteva fare prima.
Allora bisogna puntare subito a diventare l'eccezione? Non so... sarebbe come dire "voglio fare un concerto e riempire uno stadio tutto per me". Non dipende solo da noi ma da quello che diciamo, dalla qualità della nostra comunicazione, dal momento giusto. Sono tantissime le cose. C'è anche la fortuna, coincidenze..CITAZIONEjohnbaner
Sono dell'idea che, al momento, in Italia, ci siano davvero pochissime possibilità di vivere realizzando fumetti come lavoro continuativo;
Quando chiedi a un italiano cosa ne pensa del fumetto ti risponde che "si, mi ricordo quando li leggevo da bambino" - e ora li leggi ? "ahah" e si mettono a ridere.CITAZIONEGiac-
se avessi fatto qualunque altro lavoro, avrei disegnato sempre e comunque nel tempo libero...
a volte è impossibile resistere eheh se uno ha sete deve bere !. -
SAMURALE.
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beh..sicuramente la pubblicazione oggi e' una tappa ambita e da le sue soddisfazioni..non il traguardo ma una tappa fondamentale per capire fino a che punto si e' arrivati...rischiosa sicuramente ma basilare altrimenti ci rimane solo un metro di giudizio personale che non sempre e' affidabile (a volte troppo ottimista, a volte troppo critico)
condivido in pieno il bisogno di comunicare e ciascuno di noi lo fa con i mezzi che si ritrova.
Condivido in pieno anche il discorso di fool sui professionisti...spesso ci si fa un'idea sbagliata di questo lavoro..senza arrivare a Miller ci sono professionisti bravissimi che cmq. di fronte ad un pubblico mostrano solo il lato da pop-star quando ci sono persone che lavorano magari di piu' e nell'ombra, producendo lavori di ottima qualita'.
Penso che sia qui l'errore grosso da parte di chi gia' c'e' (non tutti ovviamente e gli interventi di fool ne sono un esempio).
Far credere che sia una professione fuori dai canoni, con un mondo a se dove oggi sei nulla e domani si diventa la star.
Certo succede ma di cenerentola ce ne e' una sola nella fiaba e la professionalita' o il talento di una persona non si misura solo negli autografi che fa in una fiera o dalla qualita' del proprio lavoro.
Oltre alla buona resa (che spesso diventa tale con molto sacrificio) occorre puntualita', capacita' di comunicazione e di collaborazione con gli interlocutori (sceneggiatori, editori ecc..)
serieta' e dedizione...e magari raggiunto questi anche un pizzico di fortuna.
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chainsaw_sally.
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Penso ci sia una differenza tra chi ci vuole lavorare con il fumetto e chi se ne serve per raccontare le proprie cose. L'arte può comprendere l'uno o l'altro. Per uno che vuole lavorare, pubblicare UN fumetto può non contare, per un'altro può essere importante ed esaurirsi lì.
Kix kix. -
SAMURALE.
User deleted
INTERESSANTE PUNTO DI VISTA....
anche se cmq. il raccontare una storia a fumetti implica documentazione
e' automatico..come fai a raccontare una storia a fumetti , quindi con immagini se non sai come disegnare le immagini stesse?
hai qualche esempio...
approfondiamo?
chainsaw sally...uhm..sto per iniziare a disegnare un comic ispirato a tale personaggio...
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chainsaw_sally.
User deleted
Trovo che la documentazione sia fondamentale in ambo i casi... Semplicemente per l' "artista" -chiamiamolo così- potrebbe bastare farne uno. Il suo discorso può esaurirsi con quell'opera, esprimere lì i suoi sogni... CITAZIONEchainsaw sally...uhm..sto per iniziare a disegnare un comic ispirato a tale personaggio...
Purrrrr lo voglio! Quando esce?
Kix kix. -
foolys.
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certo, infatti questo è il punto di vista per chi vuole LAVORARE, non l'ho mai nascosto, basta leggere l'introduzione a questa sezione .