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foolys.
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manson, forse non sei arrivato a leggere bene cosa ho scritto alla fine, testualmente dico:
"Ma nessuna delle quattro categoria sopra citate dovrebbe dimenticare che anche se non si fanno fumetti professionalmente, tutto il giorno, è possibile sfruttare la propria capacità ugualmente, magari per scrivere o disegnare anche solo un episodio nella propria vita."
la mia non è affatto una lista dei "tipi di falliti" come la chiami tu, che è invece una terminologia offensiva.
io ho fatto una riflessione sulla base di una quindicina d'anni d'osservazione stretta sulle persone che mi stavano attorno prima e alle varie scuole del fumetto dopo. e non sono solo riflessioni mie, sia chiaro, io le ho solo messe giù.
la mia è una provocazione che dovrebbe portare ad "armarsi" per non finire in quelle voragini, anzichè incazzarsi per esserci dentro e sentirsi additati.
e poi, appunto, la morale è quella che metto alla fine. queste sono riflessioni fatte per CHI vuole fare del fumettista UN MESTIERE, che deve essere una scelta in fin dei conti pratica, e se mestiere vuole essere deve anche sottostare a delle regole, a scadenze e quant'altro.
poi, se vuol rimanere passione è tut'altro il discorso.
ma ricorda, io parlo del MESTIERE, ok?. -
cozzaro nero.
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1 " chi non risica non rosica " ... 2 " all'inizio copiate ,il vostro stile e talento se c'è viene fuori dopo" ( JACK KIRBY da una vecchia intervista apparsa su comic scene ,che mi hanno tradotto , per vostra curiosita il mister faceva 5/6 pagine al giorno ) ... 3 " il mestiere del fumettaro è artigianale " ( ENEA RIBOLDI ) ... 4 " non si deve cambiare il proprio stile di disegno , ma bisogna essere professionisti ,in quanto artigiani del fumetto e adeguarsi alle leggi del mercato "( preside della scuola di fumetto a milano e prima uno dei soci fondatori del DIAZ non è un fumettaro ma sicuramente ne capisce di comunicazione e mercato editoriale )... 5 " punta alle stelle ,sicuramente non rimani con un pugno di terra in mano " non so di chi è ma mi sa che ci azzecca con l'argomento ... a leggere queste lettere mi sono venute in mente queste frasi spero di essere in tema con il discorso ...per quanto mi riguarda io credo di non avere uno stile di disegno che vada bene per il mercato manga ne per quello bonelliano ma il mio stile è tra UDERZO ,CAVAZZANO , GUARNIDO e se devo fare del realismo mi sento piu vicino al supereroistico , la discussione verte se non erro su artigianalita talento artistico e come campare del lavoro di fumettaro TOSTA! Io direi che forse non bisogna mai smettere d'impegnarsi nella ricerca e nello studio per quanto riguarda il talento ,oltretutto piu studi piu t'accorgi di quanto sei ignorante diceva un mio amico , invece per quanto riguarda l'artigianalita riesce se non ci si ferma nella ricerca per migliorarsi accontentera sicuramente piu persone, di un artista che lavorera logicamente per una nicchia piu ristretta , quindi l'artigiano fara felice l'editore , oltretutto se un artigiano del fumetto è un professionista riesce a sviluppare le sue doti anche in altri campi che non siano solo il fumetto cosa che non riesce a fare chi si fa condizionare troppo da una tecnica di stile troppo specifica ( forse quest'ultima frase non rientra in un tema che parla solo di fumetti ma mi sembrava importante non dimenticarlo ) ,personalmente considero un bravo fumettaro molto talentuoso ma mai artista , lo considero un caposcuola una fonte d'ispirazione , ma mai un'artista lavoriamo per un mercato e come in ogni mercato ci si deve sviluppare , crescere tecnicamente e in capacita chiudo questa " filippica" con un'altra fase che amo ricordare all'inizio del corso " Il fumetto e solo una questione di tecnica , tutti possono imparare , non esiste il piu bravo e quello che non ce l'ha fa , se hai qualcosa in piu viene fuori dopo , anche tua nonna puo imparare a fare fumetti ! " ciao a tutti da COZZARO NERO .... p.s. troverete nelle mie lettere la mancanza di accenti scsatemi ma non ho ancora capito come metterli ! CIAO . -
foolys.
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il punto 5 è il mio preferito in assoluto . -
Manson.
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Non volevo assolutamente essere polemico,ed in effetti ho sbagliato a usare quel termine(tipi di falliti),e me ne scuso,mi sono spiegato male e non avevo nessuna intenzione di offendere nessuno ma semplicemente di spiegarmi.......quello che volevo esprimere era il mio dissenso al riconoscere delle persone,in una di quelle "categorie",rendondomi conto che il discorso,i discorsi sono più ampi,ma questa è una mia riflessione,soltanto mia e non voglio svilire assolutamente la tua opinione,non era questa l'intenzione,non fare polemica.....semplicemente per me c'è gente che si applica,dà l'anima perchè l disegno è tutta la loro passione,la loro vita, e c'è gente che magari ha altri interessi si applica ma non dà l'anima,non ha quella passione fortissima che fa dimenticare i sacrifici che ti permette di andare avanti nonostante tutto.......
Io ho solo 20 anni,ho sempre disegnato e studiato fumetto da autodidatta,ho continuato a disegnare nonostante andassi in uno scientifico,e continuerò a fare sacrifici per il disegno nonostante andrò all'università e nonostante chi mi sta intorno non sia daccordo con questa mia scelta........per questo mestiere c'è da fare sacrifici e ne sono consapevole.......fingo di credere che se darò l'anima riuscirò a fare della passione un lavoro......
Grazie per il tempo che ci dedichi Foolys. -
sakkina.
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follys io parlavo di me ognuno è soddisfatto secondo il suo modo di vivere
non critico il tuo parlavo di me
io non mi sentirei artista al cento per cento lavorando solo per altri e con stili di altri
può essere un'esperienza e un modo di guadagnare si questo si
ma per ora non miro a quello. -
foolys.
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ehhe
ripeto, quando dici che non miri a quello ok, ne sei consapevole, ma non dire che "non ti sentiresti artista", questo non puoi saperlo...
in ogni caso, ripeto, qui si parla del mestiere del fumettista, per quello forse ti sembra strano il concetto, sarà che per me sono "artisti" allo stesso modo jack kirby e art spiegelman...
quello che intendo è che ho visto più gente cadere preda del tempo, perchè aveva solo propositi artistici, che gente a cui nessuno voleva puntare una cicca, perchè considerati meno dotati, e che invece adesso fanno grandi cose.
io e claudio stassi abbiamo la stessa età, ed eravamo considerati i pivelli, quelli piccoli, quelli che disegnavano peggio, ma siamo andati avanti con tutte le forze e non solo siamo sopravvissuti, non solo la maggior parte di quelli che ci additavano come "poco artistici" o "schiavi del sistema (dato che facevamo provini per tutti gli editori)" adesso hanno lavori che consideresti tristi e patetici, ma in più io ho pubblicato già un libro "tutto mio" con gli humanoidi, con un "mio" stile, che è "forte" solo perchè mi sono fatto le ossa disegnando normalmente (come sempre, bisogna conoscere l'anatomia prima di distruggerla), e claudio ha pubblicato brancaccio, che ha ricevuto premi su premi, tradotto in spagna e in francia.
e non si può assolutamente dire che io e claudio siamo due autori "mainstream", insomma, commerciali, almeno non con questi due lavori, che ci appartengono in pieno, ma che NON avremmo neanche saputo fare se non avessimo una base "realistica" o "poco artistica".
insomma.
ti faccio una domanda.
se io ti faccio vedere ste due tavole (una mia e una di claudio da questi due libri)
diresti che sono fumetti "commerciali"?
ma per far questo ci è servito sapere come si fa un fumetto "commerciale (che poi, i fumetti sono tutti commerciali, dato che devono essere venduti ad un pubblico)".
picasso a 15 anni faceva quadri realistici che io neanche saprei fare fra 50 anni, guarda:
quello che dico mica lo dico perchè voglio convincerti che ho ragione. ognuno ha le sue ragioni e i suoi principi.
ma il concetto che "disegnare è sempre disegnare" è un concetto che se inizi ad apprezzare poco a poco adesso farà bene solo a te, te lo assicuro.
oppure prendi delle tele e dipingi
Edited by foolys - 23/3/2008, 14:57. -
sakkina.
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no ma n mi sono spiegata
secondo me lo stile non è disegnare poco realistico ecc
uno può essere strarealistico eppure essere strastiloso
poi le tavole che hai messo sono bellissime e tutto quanto
io non sto parlando da pubblico ma da chi fa
e se quello che hai fatto non ti appartiene personalemtne come stile non lo so
però non so che dirti la mia opinione è che posso fare lo spazzino
e vendere magari pochissimo e solo cose autoprodotte
ma non mi sentirei meno realizzata di chi riceve premi
i premi alla fin fine non è che vogliono dire così tanto secondo me
si che bello vieni riconosciuto bravo ecc ma poi una persona se segue la sua linea di vita coerentemente resta comunque appagato
ankio sto studiando anatomia e ambienti ecc ecc
anche il disegno realistico è cmq una realtà fittizia e personale se si riesce a dare il tono proprio. -
foolys.
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ma io non ho mai parlato di premi o di vendite come reale appagamento del proprio lavoro, ho detto che quelli sono due lavori che ci rappresentano, premi o non premi (io non ne ho ricevuti), e sono anche contento di non fare (ancora) lo spazzino per potere fare il mio libro tutto mio. non solo, quello che faccio in parallelo, i lavori "commerciali", non solo mi appagano più di fare l'eventuale spazzino, ma mi appagano comunque quando li vedo finiti e pubblicati. . -
sakkina.
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comunque un'affermazione che non è del tutto esatta è
"per fare i fumettisti devi essere poliedrico, devi andare incontro al pubblico"
secondo me è falso
l'unico modo secondo me in cui bisogna andare incontro al pubblico è nella qualità delle opere
poi per il resto una parte di pubblico è come me
ricerca le cose che piacciono a me
conosco tante persone che vanno in fumetteria e escono insoddisfatte perchè non trovano cose che gli piacciono
c'è gente come me che odia i manga e quel metodo narrativo
e che non leggerebbe un fumetto di supereroi perchè solo sforgliarlo gli viene la nausea per la scarsità di originalità nelle storie o nei personaggi
c'è chi cerca delle storie per sognare come nei fumetti di mckean(per esempio il suo BATMAN è l'unica storia che parla di supereroi che è piaciuta a me come anche ad altri amici miei)
cè gente che si fionda direttamente sulle produzioni della coconino perchè il resto dei fumetti non lo appagano
forse avete ragione non farò questo lavoro. non guadagnerò soldi disegnando. magari qualche spicciolo una volta ogni tanto forse se mi va bene
ma la mia è una passione così forte e personale e primordiale che non voglio assomigliare a nessuno in ciò che disegno
però ognuno ha le sue scelte e io apprezzo l'abilità di tutti magari copio disegni anche eroistici per imparare le pose ecc l'inchiostrazione, gli ambienti il tratto
però poi lo rielaboro secondo la mia personalità
poi farò la spazzacamini reheheh ma sono contenta anche così purchè ho dato il massimo di me coerentemente con meCITAZIONE (foolys @ 23/3/2008, 16:27)ma io non ho mai parlato di premi o di vendite come reale appagamento del proprio lavoro, ho detto che quelli sono due lavori che ci rappresentano, premi o non premi (io non ne ho ricevuti), e sono anche contento di non fare (ancora) lo spazzino per potere fare il mio libro tutto mio. non solo, quello che faccio in parallelo, i lavori "commerciali", non solo mi appagano più di fare l'eventuale spazzino, ma mi appagano comunque quando li vedo finiti e pubblicati.
io a disegnare per esempio le witch non mi sento appagata anche se viene fuori un lavoro discreto
se però mi dai 5 euro lo faccio anche
ma questo è un altro conto
per mangiare senza sgobbbare in catena si fa. -
foolys.
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cosa c'è di male "per fare i fumettisti devi essere poliedrico, devi andare incontro al pubblico"?
brava sakkina, chiudiamo una discussione e ne apriamo subito un'altra ehhe (vedi che sono contento per davvero, perchè diciamo cose utili)
devi ricordare sempre che quelle affermazioni sono fatte sul MESTIERE del fumettista, non stiamo parlando di fare fumetti a casa e basta, ma di renderlo un mestiere, qualcosa con cui ti paghi la casa volendo.
ed essere poliedrici è una buona arma.
andare incontro al pubblico, invece, è fondamentale, i fumetti li devi vendere, se non vai incontro al pubblico (anche una minoranza, come nel fumetto indipendente) a chi devi andare incontro? io non ho detto devi andare incontro alla "maggioranza del pubblico"
ho detto incontro "al pubblico", è diverso.... -
foolys.
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e sulla qualità delle opere, caliamo un velo pietoso...
io e te forse ci teniamo a certe cose, ma il mondo gira in un altro senso, sperare che per fare fumetti bisogna puntare solo alla qualità è una falsa verità, anche se poi ognuno ci mette il massimo che può.
ho aperto poco tempo fa un post sul film di persepolis. ho cercato di tirarlo su qualche tempo dopo.
niente
praticamente non l'ha visto nessuno.
è un'ingiustizia? forse. a me fa incazzare. persepolis è un film di grande qualità, ma...
tu l'hai visto? quanti conosci che l'hanno visto? io proprio pochi.... -
Slammy Sjoth.
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CITAZIONE (foolys @ 23/3/2008, 16:53)cosa c'è di male "per fare i fumettisti devi essere poliedrico, devi andare incontro al pubblico"?
Infatti, se non gli vai incontro, come riesci a comunicare con loro? Non avrebbe senso fare fumetti solo per raccontare storie, ma di solito con la storia vuoi mandare un messaggio. Essendo il pubblico variegato, se il tuo stile è esageratamente personale, rischi di non farti comprendere e quindi di non essere seguita da nessuno. Si potrebbe esser costretti a scrivere passo passo cosa vuoi raccontare.. -
sakkina.
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no io persepolis purtroppo non lho visto perchè ero al verde fino ad oggi ma il fumetto lho letto e mi è piaciuto un sacco
ma spero di vederlo presto il film perchè mi han detto che è stupendo
cmq sia conosco persone giovani che sono andate a vederlo su mio consiglio perchè magari gli scazza leggere fumetti ma un cartone se lo vedono volentieri
e se la satrapì è riuscita a colpire e a farsi notare così tanto grazie alla sua mente grandiosa
perchè non potrei riuscirci io chiedo?
non perchè mi reputo una mente grandiosa ma perchè se si usa bene il cervello e le mani si può fare grandi cose
ognuno di noi lo può fare
slammy secondo me non sempre è necessario lanciare un messaggio particolare in una storia per istruire il mondo
credo che anche fumetti più visionari e surreali possano essere grandiosi senza che sia proprio esplicito il messaggio di fondo
massì poi ripeto
PER MANGIARE SI LAVORA ANCHE A CERTE CONDIZIONI ED è SEMPRE UNA SODDISFAZIONE GUADAGNARSI IL PANE
però io punto più in alto(o cmq a una meta differente)
è come uno che studia moda che aspira a cucire i vestiti di valentino
io se studiassi moda punterei a diventare io lo stilista
cmq va chiarito cosa si intende per andare incontro al pubblico^^. -
foolys.
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che ti devo dire...sei così sicura di te stessa!
auguri. -
sakkina.
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ci mancherebbe che non sono sicura di me stessa
so benissimo i miei limiti e questo mi aiuta per cercare il modo di superarli
e poi io voglio diventare un'autrice e secondo me ci vuole determinazione se si vuole ottenere qualcosa anche se si è ancora ai piedi della montagna
poi se non divento niente pace amen cho creduto e cho provato con tutta me stessa
notteee.